Ogni tanto mi capita, penso di essere una "deeply unhappy person" cit. Alaska Young, che periodicamente si sente morta dentro. Sono una volta mi è capitato di essere serena, non si tratta di felicità quanto di serenità, per lungo tempo. Durante la prima e unica "vera" relazione che io abbia mai avuto, vera è tra virgolette perchè lui era fidanzato e la sua ragazza è rimasta incinta quando avevano entrambi 19 anni, dopo che lui confessó di averla tradita e, specifichiamo, non con me. Per questo ci siamo lasciati, non perchè lei era incinta, ma solo dopo mi sono accorta di quanto fossi stata una cattiva persona. Io avevo 15 anni e lui 18 e ora a raccontarlo mi sento stupida, ma è stato il periodo più sereno e allo stesso tempo tormentato che abbia mai vissuto. Con lui mi sentivo io, e quando stavo a testa in giù sul terrazzo o per troppo in apnea sott'acqua lui veniva sempre a prendermi finché smisi di farlo perchè sapevo che lui c'era. Era sempre presente nonostante la sua ragazza e ci siamo sostenuti in tantissimi momenti di difficoltà, anche se non sono mai mancate le litigate furiose in cui rompevo cose e pretendevo di scendere dalla macchina in piena autostrada o quando lui se ne andava sbattendo le porte e ubriacandosi in qualche bar della città. I momenti più belli però erano quelli in cui a letto mi accarezzava i capelli e mi stringeva forte a lui.
Perchè sto raccontando questa storia che è così personale e ineffabile? Voglio ritrovare quel pezzetto di paradiso che è volato via tempo fa e imprimermelo bene nella memoria per ricordarmi che la serenità esiste e che forse un giorno la ritroveró. Speranza ragazze.
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