La cosa strana è che la stronza di latino quando diventa la divertente di italiano mi piace tanto. Mi dà sempre bei voti e parliamo tutti insieme di cose interessanti, attuali.
Oggi per esempio abbiamo parlato dell'esilio a causa della diversità e delle maschere che noi portiamo in nome della società. E quando ci sono certi discorsi non si può non approfittarne per interrogarsi sulla propria persona. Quindi, chi sono io?
A intervalli mi pongo La Domanda. Soprattutto nei periodi di merda come questo in cui tutto intorno a me sembra farmi dubitare sulle mie convinzioni causa epiteti vari e discorsi sul futuro (vedi padre e sua figlia stupida).
è brava ma...
è figa ma...
è intelligente ma...
è una puttana anoressica
è una stronza
è falsa
alcolizzata
doppiogiochista fuori di testa
egoista egocentrica
puttana (sì, di nuovo)
complessata
troppo magra
troppo grassa
troppo bassa
troppo
troppopoco
perfettabellabruttastupida
Boccheggio, boccheggio in un mare di stronzate.
Sto a stento a galla.
Fingo.
Fingere è forse la cosa che mi riesce meglio.
Forse nemmeno qui sono stata sincera. In mezzo a parole di cui non devo rendere conto a nessuno ci sono, o al massimo ci saranno, almeno un paio di stronzate.
Perché non riesco a dire la verità a me stessa?
Forse in mezzo a tutte le maschere che ho sempre indossato ho perso di vista la mia faccia e ora non riesco più a trovarla. Non riesco più a riconoscermi.
Mi confondo e un giorno credo che quella vera sia la stronza, quello dopo l'egocentrica che ad alta voce non è mai soggetto delle proprie frasi, quello dopo ancora la puttana che non riesce a volere un ragazzo per poi trovarsi la notte con il bisogno di stringere qualcuno.
Non so più da che parte guardare. Forse sotto ai piedi, magari lì sotto oltre a trovare la mia autostima trovo anche qualcos'altro.
Ho paura di perdere qualcosa. Di lasciare indietro una parte di me che non tornerà più.
La coscienza per esempio. Non riesco neanche a piangere, non sono riuscita a piangere nemmeno al funerale di mia nonna. Sono diventata troppo forte per lasciar trasparire le mie emozioni in pubblico.
Forse dovrei andarmene da qui e lasciare le maschere di ora nel luogo in cui me le hanno messe, metterne di nuove migliori di queste o liberarmene del tutto piano piano.
E' possibile una cosa del genere?
Ciao Lily! :) sono finita nel tuo blog per caso, non sapevo che prima ne avessi uno, forse perché ho iniziato a frequentare blogger questa estate e ne ho aperto uno un mese fa! Ho letto questi post e ho deciso di commentare sull'ultimo, posso dirti che ri capisco benissimo per quanto possa contare, anch'io mi sento divisa tra due mondi e sto cercando di salvarmi anche se è dura... Anch'io sento di aver perso il controllo della mia vita cercandolo in una malattia che paradossalmente mi ha illuso di averlo... E non sai quanto ti capisco per la situazione a scuola! Spero di leggerti ancora e capire di piu della tua storia, intanto ti mando un bacio e appena ho tempo ti aggiungo ai blog che seguo, puoi contare sul mio supporto anche se non ci conosciamo non sei sola! :) :*
RispondiEliminaGrazie Kiki, fa piacere non essere soli, anche se può sembrare egoistico.
EliminaTi seguo!